Rievocazione 1° Audax delle Terme di Boario
Negli ultimi anni l’attenzione del Direttivo del Vespa Club Pisogne si è focalizzata sulla storia del vespismo in Valle Camonica. Tali ricerche hanno portato alla luce l’esistenza di un Vespa Club locale, attivo a Darfo Boario Teme (BS) negli anni 50 e 60 del secolo scorso, denominato “Vespa Club Valcamonica”. Dopo un lavoro negli archivi, si sono scoperti i nomi dell’allora direttivo e si è scoperta l’esistenza di una squadra corse con i nominativi della “formazione camuna”.
È emerso altresì che l’allora Vespa Club Valcamonica il 12 giugno 1960 aveva organizzato in terra camuna il primo – e fino ad oggi unico – audax: 1° Audax Vespistico Terme di Boario. L’evento era parte del campionato interregionale di regolarità dell’anno 1960, inserito nel campionato bresciano quale competizione di apertura, che avrebbe visto quale seconda tappa l’Audax di Chiari e a terza il giro vespistico della Provincia di Brescia.
La stampa locale di allora aveva così scritto: “Sulle strade della Valcamonica il 12 Giugno u.s. si è svolta la 1° Gara di Regolarità organizzata dal Vespa Club Valcamonica” … Alle 16.30 nel magnifico parco delle Terme di Boario si è proceduto alla premiazione per mano del Comm. Renzo Castagneto. Grande folla sia alla premiazione che lungo il percorso. La spiegazione è logica. Mai una gara di questo genere è stata fatta sulle strade della nostra Valle e la novità ha avuto una enorme attrazione”.
Il Periodico “Vespa Club d’Italia”, ed. luglio 1960, aveva così scritto: “Un elogio perciò vada agli organizzatori
e un arrivederci alla prossima manifestazione a tutti i vespisti”.
Ciò posto, il Vespa Club Pisogne, raccogliendo l’antico monito dei suoi predecessori, nella ricorrenza dei sessant’anni, nel giugno del 2020 ha organizzato la 1° Rievocazione Audax Vespistico Terme di Boario. Tuttavia, la crisi pandemica ha costretto gli organizzatori a rinviare la manifestazione al 10 e 11 giugno del 2022.
La manifestazione, a numero chiuso, ha visto n° 130 piloti iscritti provenienti da tutta Italia ed Europa con Vespa immatricolate massimo entro l’anno 1960.
La partenza, ora come allora, si è svolta nella suggestiva cornice del Parco delle Terme di Boario, 130mila metri quadrati di giardino secolare, dove il verde della natura e l’acqua termale sono i protagonisti assoluti.
Il percorso disegnato dagli organizzatori era di oltre 240 km lungo i territori della Valle Camonica, Val Trompia e Val di Scalve, percorrendo i luoghi più caratteristici delle Alpi e Prealpi Bresciane.
Trattandosi di una gara di regolarità storica la media imposta era di 25 km/h con utilizzo di cronometri analogici. Il percorso è stato suddiviso in 4 settori:
- Darfo
Boario Terme – Pisogne; - Pisogne –
Bienno; - Bienno –
Malonno; - Malonno – Darfo Boario Terme.
L’attenzione ai particolari è stata maniacale, tutto è stato studiato e pensato per riassaporare lo spirito dei gloriosi degli anni 60. Qualche esempio: durante la punzonatura nel Parco delle Terme e su tutte le prove cronometrate sono state allestite scenografie d’epoca, con inserimento di veicoli storici e organizzatori rigorosamente con abiti a tema.
La manifestazione si è così articolata:
- venerdì
10 giugno, nel pomeriggio, presso il Parco delle Terme di Boario, si sono
svolte le operazioni di punzonatura, ritiro pacco gara ed il briefing con i
piloti. Durante la riunione tecnica sono stati proiettati alcuni filmati del
percorso che avrebbe aspettato l’indomani ed alcune scene delle operazioni di
organizzazione dell’evento. L’aspettativa si è pertanto alzata ulteriormente e
tutti i piloti non vedevano l’ora di inforcare le proprie Vespa.
Successivamente, ci si è spostati nell’attiguo Hotel Sorriso per la cena. Una
cena di gala anticipata. - Sabato
11 giugno: il cielo era terso e la temperatura piacevole. Partenza dal Parco
delle Terme di Boario del primo vespista alle ore 7.00 e, con intervalli di
trenta secondi, via via tutti gli altri 129. La prima prova cronometrata era
posta sul lungolago pedonale di Pisogne con due rilevamenti cronometrici ed un
tratto di 130 metri non stop. Successivamente sono iniziate le montagne.
Scalata del Colle di San Zeno (mt. 1.434 s.l.m.) che divide il Sebino dalla Val
Trompia e successivamente Passo Maniva (mt. 1.664 s.l.m.) dove era posto
ilprimo controllo timbro e la colazione. Ripartenza e, dopo un tecnico tratto
di sterrato, i vespisti sono giunti a Passo Crocedomini (mt. 1.892 s.l.m.).
Picchiata verso l’abitato di Bienno, uno dei borghi più belli d’Italia e
rientro in Valle Camonica. A Bienno è stata posta la secondo prova cronometrata
con un tratto no stop (200 metri) in salita sul ciottolato all’interno del
borgo con un rilevamento cronometrico. Inutile dire, visto l’alto coefficiente
tecnico, che è stata la prova che ha fatto la differenza sulla classifica. Successivamente
pausa pranzo di un’ora e ripartenza. Passaggio presso l’abitato di Capo di Lago
(Darfo Boario Terme) sul suggestivo Lago Moro dove era posto il controllo
timbro segreto e poi via nella Val di Scalve. Giunti presso Schilpario, nella
scenografica piazza principale allestita a tema anni 60, è stato organizzato il
secondo controllo timbro e offerta una merenda. Ripartiti, i vespisti hanno
scalato l’ultimo passo di giornata, Passo Vivione (mt. 1.828 s.l.m.) e sono
rientrati in Valle Camonica. Giunti a Malonno si è svolta la terza prova
cronometrata con due rilevamenti cronometrici. In seguito la carovana ha fatto
ritorno a Darfo Boario Terme dove era stata allestita l’ultima prova contro il
tempo. Sullo scenografico ponte medioevale di Montecchio, per l’occasione
aperto “al traffico”, sono stati posti: un controllo orario oltre a una P.A. La
difficoltà della prova ha fatto emergere i valori tecnici dei vespisti e la
classifica si è definitivamente formata. L’arrivo dei partecipanti è stato
posto nella nuovissima Piazza Einaudi dove ad attendere i vespisti c’era la
banda cittadina ed un ricco aperitivo. Risposte le Vespa nei garage e vestiti
di tutto punto, i Vespisti si sono recati presso l’Hotel Brescia per la cena di
gala e le premiazioni.
La classifica:
- Riccardo Lombardelli, penalità
totali: 41; - Marco Caiazzo, penalità totali: 53;
- Maurizio Norbis, penalità totali:
58.
3° Vespa Raduno Nazionale a Pisogne – Ed. ArtEdition
Il 4 settembre 2022 il Vespa Club Pisogne – Vespisti camuni ha organizzato il 3° Vespa Raduno Nazionale a Pisogne – Ed. ArtEdition, evento inserito nel calendario turistico nazionale e regionale.
Il filo conduttore di tutto il raduno, da come dice il titolo, è l’Arte. Ma andiamo con ordine.
La locandina scelta dai ragazzi del Pisogne è stata ideata e disegnata dall’artista locale Marco Mazzarini.
La locandina si ispira ad uno stile contemporaneo e astratto che strizza l’occhio alle locandine di eventi internazionali. Al suo interno sono stati tradotti segni e forme che contraddistinguono la Vespa ma senza renderla decifrabile in base al modello e anno di produzione. Ci sono riferimenti a Pisogne, come la Torre del Vescovo stilizzata, il Lago d’Iseo con le barche all’orizzonte e la costa verde del lido, il tutto dentro un artwork moderno minimalista ma colorato e dinamico.
Il giro turistico di circa 50km ha attraversato la bassa e media valle Camonica ed ha fatto scalo, per il tradizionale aperitivo, a Bienno, il cosiddetto “Borgo degli artisti”, inserito nel prestigioso novero dei Borghi più belli d’Italia.
Sempre sul filone artistico, il Vespa Club Pisogne ha ospitato, a partire dal ritrovo nella principale Piazza Umberto I, l’artista locale Clara Grassi che ha realizzato “dal vivo”, durante le operazioni di raggruppamento e colazione, un quadro in tema Vespa. Il quadro ha poi formato oggetto di asta benefica, con ricavato devoluto interamente in favore della Pia Fondazione di Vallecamonica Onlus.
Inoltre il gadget dell’evento, una calamita in 2D, è stata realizzata partendo da un disegno appositamente commissionato dal Vespa Club Pisogne ad una artista locale. Il disegno e la calamita rappresentano una Vespa Faro Basso parcheggiata sul pontile di Pisogne con lo sfondo la Piazza principale e la Torre del Vescovo. Un gadget unico.
Il raduno ha visto la presenza di oltre 400 vespisti provenienti da tutta Italia. Da segnalare, inoltre, la presenza di 10 vespisti francesi del Vespa Club Cinquantasette.